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PIGNATA DI CARNE DI CAVALLO

Carne te cavaddhru a pignata (ricetta di S. Marzano di S. Giuseppe)

Occorrono
 2 kg di carne di cavallo
aglio
cipolla
sedano
olio e.v.o.
peperoncino
3 litri di salsa di pomodoro cruda
sale

Tagliare la carne a punteruoli e far sbianchire in acqua bollente per mezz' ora.
Travasarla in una pignata di terracotta con acqua fredda salata e farla cuocere per 2 ore, fin quando l'acqua non si sia consumata. Preparare un battuto di cipolla, aglio e sedano si faccia soffriggere in un'altra pignata con un pò d'olio e peperoncino, sale e aggiungere la salsa di pomodoro e la carne cotta per 2 ore. Regolare di sale se necessario e terminare la cottura della carne e fuoco lento.

Marmellata di fichi secchi




Prepariamo la "marmellata de fiche siccàte", ricetta di Novoli

Scegliere i migliori fici secchi senza le mandorle all'interno,
metterli in una ciotola con dell'acqua fresca e lasciar ammorbidire e gonfiare.
Lessare in poca acqua, facendo evaporare al massimo.
Tritare finemente, passare al setaccio,
aggiungere della buccia gratuggiata di limone
e far restringere questa polpa a caldo,
fin quando la densità non diventerà come quella di una marmellata.




I CONFETTONI LECCESI


Questi dolcetti, grandi 2 volte un confetto normale, si ottiene lavorando a mano il seme della pianta del cacao: si tostano leggermente i semi di cacao interi e poi si passano nel cioccolato fondente con l’ausilio dell'indice ed il pollice di tutte e due le mani, si avvolge il seme in una pasta di cacao tritato, zucchero ed un poco di acqua. Il confettone si ripassa, poi, nei diavolilli, e si lascia asciugare per circa venti minuti. C'è anche una variante ai diavolilli, che consiste nel ripassare il confettone nel cacao amaro, per ottenere un effetto simile a quello del tartufo, dal gusto leggermente più amaro.

CASSATA PUGLIESE CON LA FRUTTA SECCA


ricetta del comune di Massafra
 Questa torta è superba, perchè concilia la croccantezza della frutta secca con la morbidezza e la cremosità della ricotta, infatti  con questa ricetta partecipo al contest del blog unapasticcionaincucina CREMOSITA' O FRUTTA SECCA, mi pare la ricetta ideale!


Per averla subito a casa vostra, vi occorrono:
del pan di spagna
1 kg di zucchero
1 kg di ricotta
200 gr tra gherigli di noci, pistacchi e mandorle
100 gr di cioccolato fondente
1/2 bicchiere d'acqua
liquore Strega
pasta di mandorle

Mettere sul fuoco in un polsonetto lo zucchero con 1/2 bicchiere d' acqua, quando lo sciroppo comincia a filare, versare nella ricotta passata al setaccio, mescolare velocemente perchè non facciano grumi. Unire la frutta secca tostata in forno e raffreddata, unire anche le scaglie di cioccolato. Mettere l'impasto di ricotta in frigorifero. Dividere il disco di pan di spagna in 2 parti nel senso orizzontale, bagnarne uno con il liquore e spalmarvi la ricotta. Pareggiare il composto con la spatola, ricoprire con un foglio di pasta di mandorla passata al mattarello. Guarnire con scaglie di cioccolato fuso a spruzzo.

LI TURCINIEDDHRI




Gli involtini di interiora di agnello del Salento
ricetta di martano(LE)

Per saperne di più, da un cuoco vero, leggi il post del blog spigolaturesalentine.


Occorrono:
le interiora di agnello da latte composte da
budello, fegato, milza, cuore, polmone, zeppa(tete grassa cartilaginea),
foglie di prezzemolo, qualche foglia di alloro,
limone, formaggio sardo Gavoi,
sale e pepe nero

 Aprire i budelli dell'agnello tagliandoli per il lungo con le forbici, lavare più volte sotto acqua corrente e strofinarli con limone e sale. Risciacquare ancora. Asciugare con un canovaccio e tenere da parte. Tagliare a pezzettini le altre interiora e risciacquare bene. In uno spiedino di legno infilare, alternandoli, il pezzettino di cuore, la milza, il polmone, il fegato, con foglioline di prezzemolo e pezzetti di foglia di alloro. La lunghezza totale dello spiedo deve essere di 7-8 cm. Salare, pepare e cospargere di piccole scaglie di Gavoi, quindi attorcigliare ogni spiedino con il budello tenuto da parte e legare le due estremità. Sfilare lo spiedino ottenendo una specie di involtino. Porre i turcinieddhri su una graticola con la brace di carbonella, tronchetti di ulivo e scorze di mandorle e far cuocere senza che brucino. Mangiare bollenti e ben cotti, senza che rimangano sulla carne tracce di sangue. Si beva il miglior vino rosso della cantina.