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Storia


 Salento, istruzioni per l'uso

« Terra tra i due mari Adriatico e Ionio partendo da una linea condotta dal punto più interno del golfo di Taranto fino alla contrada del Pilone a nord di Ostuni »
(Cosimo De Giorgi, Cenni di geografia fisica della provincia di Lecce, Lecce, 1889)

Il toponimo Salento ha origini incerte. Uno studio di Mario Cosmai lo farebbe derivare da "sale", inteso come "terra circondata dal sale-mare": i Romani, infatti, indicavano con Sallentini gli abitanti delle paludi acquitrinose che si addensavano intorno al Golfo di Taranto
Secondo Strabone, il toponimo deriverebbe dal nome dei coloni cretesi che qui si stabilirono, chiamati Salenti in quanto originari dalla città di Salenzia.
L'ipotesi di Marco Terenzio Varrone, invece, è quella di un'alleanza stipulata "in salo", ovvero in mare, fra i tre gruppi etnici che popolarono il territorio: Cretesi, Illiri e Locresi

Così definito, il Salento ha quali suoi vertici ideali:
Taranto, nell'omonima provincia;
Pilone, nel territorio di Ostuni in provincia di Brindisi,
Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, che rappresenta il centro abitato più meridionale della Puglia.

« E qui ne' Salentini / i suoi Cretesi Idomeneo condusse. »
(Virgilio - Eneide, III. Traduzione di Annibal Caro)

« I Greci chiamarono la Calabria Messapia dal nome del loro comandante, e prima ancora Peucezia, da Peucezio, fratello di Enotro, che risiedeva nel territorio del Salento. »
 (Plinio il Vecchio - Storia naturale, III, 99. Traduzione di Giuliano Ranucci)